LABORATORIO 1
Con Patrizio Cossa e Giuseppe Marchei
Il laboratorio annuale è rivolto a chi ha formazione in improvvisazione teatrale. Il laboratorio è finalizzato allo studio, analisi e messa in scena dei principali strumenti di storytelling, analisi del personaggio e delle relazioni all’interno della narrazione improvvisata di media durata (10/20 minuti).
Le relazioni rappresentano un elemento fondamentale dell’improvvisazione di media e lunga durata. Impareremo a distinguere l’etichetta di una relazione (es: padre/figlio, datrice di lavoro/dipendente,…) dalla sua effettiva sostanza (con riferimento all’esempio, che tipo di rapporto padre/figlio, datrice di lavoro/dipendente,…). Concentrandoci in fase di lavoro sulla seconda, per costruire relazioni che, anche sotto la stessa etichetta, possano avere una loro anima unica e che sappia essere naturale fonte di ispirazione per la narrazione improvvisata. Svilupperemo in tale ottica anche l’importanza del permettere ai personaggi e alla loro relazione di essere via via alterati dalle vicende portate in scena. Per arrivare a costruire storie e situazioni che si alimentino organicamente dall’interno, anziché essere, in un certo senso risolte, da trovate portate dall’esterno.
I personaggi sono la base della narrazione e portare in scena un personaggio credibile e soprattutto che non cambi nei primi 5 minuti è fondamentale. Non avendo costumi o oggetti in scena, diversificare fisicamente i personaggi è alla base del lavoro che andremo a realizzare. Far capire al pubblico (e ai compagni in scena) la differenza tra i vari ruoli che sto interpretando aiuta l’improvvisazione e semplifica la narrazione. Ci sono diversi aspetti da considerare per la creazione di un personaggio: il fisico, il movimento, la vocalità, i dettagli. Ed è su tutto questo che si concentrerà la prima parte del lavoro, unito alla middle form che andremo a mettere in scena.
Il laboratorio sarà co condotto da Patrizio Cossa e Giuseppe Marchei che nell’esplorare insieme ai partecipanti le tematiche e gli strumenti sopra descritti daranno anche una chiave di lettura personale, derivata dalla propria esperienza artistica, riguardo lo stile della rappresentazione e interpretazione.